Il risultato dell’avanzamento tecnologico in ogni campo, soprattutto in quello medico, ha prodotto l’allungarsi della vita media, e da ciò ne deriva che l’uomo è maggiormente disposto a sottoporsi ad esami preventivi ed a check- up che ormai vengono considerati di routine.
Alle persone nate dal 1984 in poi la vita è sembrata molto più facile vista l’abolizione del servizio militare obbligatorio e con esso anche i famosi esami medici dei 3 giorni. Quei 3 giorni, durante i quali i ragazzi neo diciottenni venivano sottoposti a vari esami clinici, erano per molti di loro la prima volta che vedevano un medico che gli facesse un check- up uomo completo e in questo modo venivano scovate e portate alla luce moltissime patologie, come ad esempio il varicocele (una delle maggiori cause di infertilità qualora non venisse curato in tempo).
Non c’è da meravigliarsi allora se attualmente moltissimi ragazzi sotto i 25 anni di età non sono mai stati sottoposti ad un’accurata visita medica e soprattutto non abbiano mai incontrato un urologo o un andrologo.
Esistono, infatti, una serie di esami che possono essere fatti dagli uomini nelle diverse fasce d’età, partendo da sotto i 25 anni per arrivare agli over 45.
Ad ogni età il controllo giusto: ecco il check up uomo completo
Vediamo quali sono gli esami da fare per ogni fascia di età, in modo da avere sempre tutto sotto controllo.
Non appena fuori dall’età pediatrica, quindi dalla pubertà fino ai 25 anni d’età circa, è bene fare un controllo per essere sicuri che gli organi genitali non abbiano problemi di sviluppo o patologie tali da portare all’infertilità se tralasciate o non curate a dovere.
Passando alla fascia di età superiore, quella dai 25 fino ai 45 anni, una visita urologica è fortemente raccomandata in quanto la vita sessuale dell’uomo risulta più attiva.
Dopo i 45 anni di età, invece è davvero il caso di andare dall’urologo almeno una volta ogni due anni. Oltre ai controlli alla prostata di routine, per diagnosticare un eventuale tumore alla prostata, è bene avere un quadro generale di tutto l‘apparato riproduttivo, così da rimandare il più possibile l’andropausa ed i problemi della minzione.
Ma la domanda più opportuna è: gli italiani eseguono questi controlli? Si, ma non è ancora entrato nella mentalità degli uomini che il loro apparato riproduttivo debba essere tenuto sempre sotto stretta sorveglianza, e che con i continui controlli si può allungare notevolmente la vita sessuale e, cosa più importante, evitare malattie e patologie che ci renderebbero impotenti e non fertili.
Per questo motivo vengono periodicamente lanciate delle campagne di sensibilizzazione di check up uomo, fra cui merita di essere citata quella sponsorizzata dalla Fondazione Veronesi insieme alla SIURO e all’Associazione Urologi Italiani (AURO), chiamata SAM, acronimo di “Salute al maschile” che è stato il primo progetto di sensibilizzazione nazionale su questo argomento.