Fumare, si sa, fa malissimo alla salute. Eppure molti, pur consci di questo innegabile fatto, continuano imperterriti mettendo a repentaglio la propria salute. Ti sei mai chiesto cosa succede al tuo corpo quando smetti di fumare?
I benefici per una persona che smette di fumare, sono infatti pressoché immediati, e continuano ad aumentare man mano che si avanza con l’astinenza dalla sigaretta: un processo lungo, che può dirsi compiuto fino a 20 anni dal momento in cui si smette, ma che porta grandi soddisfazioni, oltre che un indiscutibile vantaggio per il nostro corpo.
Pensate che già dopo 20 minuti dall’ultima sigaretta, il nostro corpo dà una risposta positiva: migliora la pressione del sangue e si rallenta il battito cardiaco, ad esempio. Dopo 8 ore, invece, calano i livelli di monossido di carbonio nel nostro sangue e si normalizzano quelli di ossigeno, mentre circa il 90% della nicotina presente nel nostro corpo viene già eliminata.
Dopo circa un giorno, il monossido di carbonio sparisce del tutto, ma comincia la fase di vera e propria astinenza. Passati circa tre giorni, se sei riuscito con costanza ad evitare di fumare anche solo una sigaretta, noterai come c’è già un miglioramento percettibile di gusto ed olfatto; inoltre, risulta decisamente meno affannoso il respiro in condizioni di sforzo (come quando si fa uno scatto, ad esempio), ma i sintomi dell’astinenza cominciano a farsi sentire: tra questi, sono molto frequenti insonnia e vertigini.
Cosa succede al corpo quando smetti di fumare? Ecco gli effetti dopo il mese di astinenza
Passato qualche mese, il miglioramento del nostro corpo va a ‘colpire’ principalmente la circolazione del sangue e la funzionalità dei nostri polmoni, il che ci porterà a non avere più fenomeni di tosse causata da fumo, di congestione nasale e, se al contempo si accompagna (come consigliato) anche una attività sportiva, il senso di affanno sotto sforzo sarà in nettissima diminuzione. E’ testato, inoltre, che già dopo un anno dall’ultima sigaretta, diminuiscono notevolmente i rischi di alcune patologie, come le malattie coronariche, ma soprattutto come ictus e infarti.
Dopo 5 anni, il rischio di avere un ictus sarà pari a quello di una persona che non ha mai fumato in vita sua, e il rischio di emorragia cerebrale diminuisce fino quasi a dimezzarsi. Dopo 10 anni, invece, vi è una netta diminuzione (negli uomini, in particolare) del rischio di contrarre il diabete, oltre che alcuni tumori legati al fumo, come quello alla bocca, all’esofago e soprattutto ai polmoni, la cui percentuale di contrazione diminuisce addirittura del 71%!
Passati 15 anni, il rischio di morte precoce, di molto maggiore nei fumatori, viene portata allo stesso livello di chi non ha mai fumato una sigaretta in vita sua; anche il rischio di perdita di denti, in pratica, viene equiparato a quello di un non fumatore. Alla fine, arrivati ai 20 anni senza fumo, si può dire di avere finalmente lo stesso rischio di avere qualsiasi tipo di patologia (legata al fumo e non) di un non fumatore, liberandoci finalmente da questo fardello chiamato ‘fumo’.
‘Smetti di fumare finché sei in tempo‘, quindi, non è soltanto uno slogan: ogni giorno che passa, infatti, è un giorno perso per avvicinarti a questo traguardo, e poterti godere la vita allo stesso modo di una persona che ha deciso di non fumare!