L’albumina è una proteina prodotta dal fegato. Ha molte funzioni, la più importante è sicuramente di mantenere sempre uguale il livello dei liquidi nei vasi sanguigni. Se il suo valore è basso, i liquidi si diffondono in vari tessuti, provocando gonfiore. In caso di albumina alta, le cose non vanno bene comunque perché potrebbe essere una conseguenza di una malattia.
Si tratta della proteina del nostro sangue più presente nel nostro corpo visto che rappresenta il 60 per cento delle proteine totali contenute nel plasma dell’essere umano. Ogni molecola di questa sostanza vive mediamente 27 giorni; in questo lasso di tempo, effettua circa 15 mila passaggi in circolazione, durante i quali svolge la funzione regolatrice della pressione oncotica del plasma e dell’equilibrio acido – base. La pressione oncotica è fondamentale per distribuire in modo corretto i liquidi del corpo nei comparti intervascolari.
E’ come se questa proteina richiamasse nel circolo ematico i liquidi contenuti negli spazi intercellulari, consentendo al rene una più efficace azione diuretica. Pensate che un solo grammo di albumina può richiamare in circolazione 18 grammi di acqua. Se nel sangue ne circola troppa, il suo volume aumenta troppo, causando un carico troppo grande di tutto il sistema cardiocircolatorio.
I valori normali dell’albumina
Quali sono dunque i valori entro i quali deve stare l’albumina per non avere disturbi e scompensi? Come abbiamo visto, dovrebbe rappresentare circa il 60 per cento delle proteine plasmatiche, con un valore pari a 3,5 – 5 grammi per 100 millilitri. Mantenere questo livello significa permettere non solo la perfetta regolazione oncotica del sangue, ma anche assolvere ad altre funzioni specifiche.
Si va dal trasporto di ormoni della tiroide a quello di acidi grassi liberi, dal trasporto della bilirubina non coniugata a quello di molti farmaci, dal trasporto di ormoni, in particolare quelli solubili nei grassi, alla possibilità di legarsi agli ioni calcio. E ancora: dal tamponamento del pH al mantenimento dell’integrità vascolare, alla funzione antiossidante.
L’albumina alta nel sangue viene rilevata attraverso un normale esame del sangue. E’ necessario prelevare un campione da una vena del braccio. Non esiste preparazione al test, di solito prescritto dal medico per lo screening di disordini epatici e patologie del rene. A volte, anche per valutare lo stato nutrizionale, in particolare nei pazienti che sono in ospedale.
Il medico può richiedere questo esame per capire se il paziente ha problemi al fegato o ai reni o ha problemi nell’assorbimento di proteine. Viene chiesto in situazioni in cui ci sia il sospetto di ittero, per affaticamento, dimagrimento e sindrome nefrosica (gonfiore intorno agli occhi, alla pancia o alle gambe).
L’albumina alta nelle urine significa disfunzione renale. Solitamente, infatti, questa sostanza non dovrebbe esserci nelle urine.
Cause e dell’albumina alta
Abbiamo già visto sommariamente come un valore elevato possa essere l’indicatore di un problema al fegato, ai reni o nell’assorbimento di proteine. Valori superiori al normale possono voler dire soffrire di sarcoidosi, tromboangioite, morbo di Burger o disidratazione.
La disidratazione può essere determinata da vomito o diarrea prolungata, da ustioni che interessano una vasta area corporea o dal morbo di Addison, insufficienza cronica da attribuire alla ghiandole surrenali.
La sarcoidosi si ha quando si formano cellule del sistema immunitario in vari organi. Il morbo di Burger è invece un’infiammazione delle piccole e medie arterie. L’albumina alta nelle urine può essere causata da una dieta troppo ricca di proteine o da un uso esagerato degli integratori. Altri fattori che influiscono possono essere il diabete, l’ipertensione, l’elevata concentrazione di acido urico nel sangue, il lupus eritematoso sistemico, l’età avanzata e il fumo. Oltre a problemi renali.
Sintomi principali
I sintomi non possono essere classificati in una vera e propria tipologia. In generale, si può dire che l’ipoalbuminemia può anche essere asintomatica o non avere comunque sintomi specifici, ma associati alla precisa malattia che sta alla base dei livelli alti di questa proteina.
Ogni causa sopra descritta dà luogo insomma a sintomi caratteristici e, qualora dovessero presentarsi, sono localizzati a livello dell’organo interessato.
Bisogna ancora dire che l’albumina alta è decisamente una situazione meno comune dell’albumina bassa. E, tutto sommato, è anche meno preoccupante perché le cause sono molte di meno rispetto a valori troppo bassi della sostanza che tanto importante è per il nostro organismo.