Il dolore al testicolo sinistro può esserci a ogni età, da bambini a quando si è anziani. Infiammazioni, infezioni, traumi, l’indumento troppo stretto, i calcoli renali o un problema a carico della prostata, la torsione testicolare. Ognuno di questi disturbi può provocare dolore ai testicoli. Potrebbe anche trattarsi di un tumore, benché spesso sia asintomatico e colpisca principalmente il testicolo destro.
Sarà capitato a tutti di prendere un colpo o una pallonata proprio lì. Per un po’ pare di non avere fiato, poi si avverte il dolore, ma è sufficiente aspettare qualche minuto e passa. Se invece la situazione non si risolve da sola, è il caso di chiedere l’intervento medico. Potrebbe infatti essersi rotto qualcosa, potremmo arrivare a pregiudicare l’uso del testicolo stesso. In particolare l’ematocele necessita dell’intervento di un medico. Possibilmente nel più breve tempo possibile.
Come vedremo più avanti, particolarmente importante come patologia a carico del testicolo sinistro c’è anche il varicocele. Si può capire di cosa si tratti già dai sintomi: se il dolore compare all’improvviso ed è lancinante, allora probabilmente c’è in corso un’infezione o il testicolo è stato per troppo tempo in posizione innaturale; se arriva gradualmente, potrebbe trattarsi proprio di varicocele. In questo caso, il dolore non è costante.
Le cause principali del dolore al testicolo sinistro
Come abbiamo già scritto, molto difficilmente il dolore al testicolo sinistro nasconde un tumore. Raramente, infatti, questo dà sintomi e, quando li dà, lo fa a destra. C’è, invece, tra le cause la torsione testicolare, che non bisogna assolutamente sottovalutare. In pratica, il testicolo destro si torce all’interno dello scroto e serve l’intervento del medico per evitare che il danno diventi permanente. A essere colpiti dalla torsione sono prevalentemente i maschi tra i 12 e i 18 anni. Probabilmente per ignoranza o sottovalutazione dei sintomi, spesso sono proprio questi adolescenti a perdere poi l’uso del testicolo.
Ma che cos’è la torsione? Solitamente il testicolo non è attaccato in modo corretto dentro lo scroto. A un certo punto, girando su se stesso, finisce per ostruire l’afflusso di sangue nella zona. Pure l’infiammazione della prostata può provocare il dolore al testicolo sinistro.
Dicevamo in precedenza del varicocele, che aggredisce il testicolo sinistro. Ma che cos’è? Le vene del testicolo si aprono in modo innaturale, mentre avrebbero il compito di controllare l’afflusso di sangue. Ne soffrono in particolare gli uomini poco fertili. E il varicocele, tra le complicazioni più comuni, può far diminuire quantità e qualità dello sperma. Si parla di oligospermia. Insomma, curarlo il prima possibile evita danni importanti.
Il varicocele non dà però particolari sintomi, se non un dolore ogni tanto, in special modo nella stagione estiva o dopo un allenamento particolarmente intenso. A volte pure dopo il coito o quando si sta troppo tempo in piedi, nella stessa posizione. Non è difficile diagnosticare questo problema perché la dilatazione delle vene è visibile pure a occhio nudo o, comunque, toccando con la mano. Nel caso in cui il varicocele pregiudichi la fertilità, si può ricorrere all’operazione.
Dolore al testicolo sinistro: quando bisogna preoccuparsi
Il dolore al testicolo sinistro può essere provocato anche da una cisti. Che non sarebbe preoccupante di per sé, ma che tale diventa se inizia a ingrandirsi fino a stringere il passaggio allo sperma, che così resta bloccato. In questo modo, la fertilità dell’uomo diminuisce sensibilmente.
In realtà, l’uomo inizia a sentire dolore proprio quando la cisti si ingrandisce. A questo punto, è consigliabile andare dall’andrologo, lo specialista che cura l’apparato genitale maschile. Mi raccomando: non ignorate la cisti. Non fatela diventare troppo grande.
Siccome quando è piccola non dà sintomi, un controllo che andrebbe fatto regolarmente sarebbe l’autopalpazione. Come si fa? Ci si mette davanti allo specchio, poi si inizia palpando un testicolo prima e l’altro poi. Così si scopriranno eventuali rigonfiamenti, differenze tra un testicolo e l’altro. Non è comunque un modo per evitare la visita specialistica che andrebbe fatta dopo il primo anno di vita e, poi, da adulti almeno ogni due – tre anni.
L’autopalpazione è un modo per accorgersi di una cisti quando è ancora piccola. Una volta scoperta, però, a maggior ragione bisognerà chiedere il parere dell’andrologo.