I climi particolarmente freddi possono essere eccezionalmente inospitali per svariate specie animali, tra le quali figura esserci anche l’Uomo. Anche oggi che abbiamo raggiunto un livello tecnologico tale da poter scaldare persino le automobili nelle quali viaggiamo in pieno inverno, il freddo continua ad essere un temibile avversario. E poche sue conseguenze sono distruttive per il nostro corpo quanto i geloni alle mani o ai piedi.
Ovviamente si tratta di conseguenze molto pesanti di esposizioni prolungate al freddo intenso, che molto difficilmente possono avvenire oggi all’interno delle grandi città dei Paesi industrializzati, a meno che non si abbia la sfortuna di essere un senzatetto costretto a fare i conti con il durissimo gelo invernale delle latitudini meno clementi.
Non ci resta ora che andare a scoprire cosa siano di preciso i geloni, come si formino e come ridurre i danni al minimo qualora dovessimo trovarci, nostro malgrado, a fare i conti con loro.
Geloni alle mani o ai piedi: cosa sono
Il freddo è sempre stato uno dei problemi più grandi che la nostra specie si sia trovata ad affrontare: i vestiti che oggi indossiamo, così come i ripari che ci siamo costruiti, sono stati il frutto del bisogno di ripararsi dalle intemperie ed in particolar modo dalle basse temperature, le quali possono anche rivelarsi letali se non si è preparati ad affrontarle a dovere. Le ragadi alle mani ed i geloni nello specifico sono uno dei problemi più gravi che il freddo sia in grado di causare al nostro corpo, poiché i danni che comportano possono essere permanenti e lasciarci letteralmente menomati a vita.
A livello clinico il gelone (o eritema pernio) altro non è che un’irritazione cutanea generata da un’esposizione diretta e prolungata della pelle a temperature molto basse ad elevata umidità. Alla vista la zona colpita dal gelone si presenta violacea e lucida, possono emergere piaghe o bolle generate dalle lesioni e si sperimenta una forte sensazione di prurito seguita da dolore particolarmente intenso. Le parti del corpo interessate dai geloni sono solitamente le estremità più esposte alle variazioni di temperatura come le dita, le orecchie ed il naso (analogamente a quanto accade ad esempio nella sindrome di Raynaud, che per le stesse ragioni si manifesta nei medesimi distretti).
Geloni ai piedi o alle mani: cause
Le cause primarie che comportano la comparsa di un gelone sono puramente circolatorie: il freddo e l’umidità ostacolano la microcircolazione cutanea, rallentandola fino ad impedire che il sangue circoli a dovere. In questa situazione i tessuti non ricevono il giusto apporto nutritivo e subiscono gravi danni che peggiorano con il passare del tempo.
Altri fattori che contribuiscono a peggiorare la situazione sono il mantenimento della posizione eretta per lungo tempo e l’utilizzo di vestiti troppo stretti, i quali ostacolano ulteriormente la circolazione sanguigna specialmente nelle regioni periferiche del corpo. Soggetti che presentano già disturbi circolatori pregressi o sono affetti da patologie che interessano il tessuto connettivo sono generalmente maggiormente predisposti a soffrire di geloni alle mani rispetto alle persone sane.
Inoltre le donne sono generalmente più inclini a soffrire di queste irritazioni cutanee, in quanto la circolazione sanguigna nel corpo femminile è orientata verso un miglior mantenimento della temperatura ideale degli organi interni (motivo per il quale tendono a soffrire di più il freddo alle mani o ai piedi rispetto agli uomini i quali – al contrario – hanno una peggiore capacità di conservazione del calore e lo disperdono molto più facilmente).
Geloni alle mani e ai piedi: rimedi
I geloni ai piedi o alle mani possono provocare danni irreparabili in quanto la mancata ossigenazione dei tessuti comporta, in casi di elevata gravità, la comparsa di necrosi e la distruzione delle terminazioni nervose. Ciò può portare non solo ad una perdita permanente della sensibilità delle zone coinvolte, ma anche a danni che potrebbero richiedere la necessità di un’amputazione.
I geloni possono essere classificati in quattro stadi di gravità differente: nel primo si parla di eritema gelonico e viene colpita solamente la pelle, nel secondo stadio compaiono i primi sintomi della necrosi e si osserva la comparsa di bolle. Il terzo livello comporta l’interessamento del derma sottostante ed è quello che comporta la formazione di piaghe, mentre nel quarto stadio le aponeurosi di tendini e muscoli vengono distrutte.
Il miglior modo per evitare i danni portati dai geloni è la prevenzione: una volta che i tessuti vengono interessati dalle necrosi può risultare molto difficile, se non addirittura impossibile salvarli. Per questa ragione l’unico rimedio veramente efficace è evitare di arrivare al terzo e quarto livello di gravità i quali comportano spesso l’insorgere di danni permanenti.
Come curare i geloni ai piedi ed alle mani
La giusta assunzione di vitamina D (mediante l’esposizione solare e l’integrazione di alimenti che contengono vitamina D) e l’attività fisica regolare aiutano l’organismo a mantenere una vascolarizzazione adeguata, contrastando di fatto la possibilità di sviluppare geloni alle mani o ai piedi, o a qualsiasi altra estremità distale del corpo. Il fumo è invece un importante fattore di rischio. Creme idratanti e protettive possono essere d’aiuto come strumenti di prevenzione, mentre sono totalmente da evitare preparati a base di cortisone o glicerina.
Nel caso in cui si sia interessati da un gelone, creme a base di corticosteroidi e nifedipina sono i più grandi alleati sui quali possiamo contare per provare a risolvere la situazione ed uscirne senza lesioni permanenti, ricordando sempre che come per tutte le condizioni che comportano complicazioni necrotiche, anche per i geloni l’unico modo per essere davvero al sicuro è evitare la loro insorgenza mediante la prevenzione.