Prima di rispondere alla domanda su come si fa l’amore, sarà meglio addentrarci nello spinoso e romantico preambolo su ciò che porta il rapporto intimo nella vita di due persone. Porta a benefici fisici, ma soprattutto fare l’amore migliora la condizione emotiva dell’individuo. E a dirlo sono numerosi studi e ricerche.
Insomma, lasciare libere le proprie fantasie e accedere ai più alti livelli di intimità con il partner fa vivere a lungo la relazione, uomo e donna diventano maggiormente socievoli e addirittura tolleranti. Migliorare la vita sessuale, dunque, non può che essere prioritario in una coppia. Ma anche in due amanti occasionali, cercare di fare l’amore al meglio è l’obiettivo principale. Per questo motivo, andiamo a scoprire come si fa l’amore. Anche se non esiste una ricetta valida per tutti. Alcuni suggerimenti, però, possono essere illuminanti per stare meglio dentro il letto e fuori dal letto.
Fisico e psiche vanno di pari passo, non dimenticatelo. Dunque, se fisicamente state bene grazie al rapporto sessuale, anche la vostra mente sarà più rilassata. Al giorno d’oggi, poi, con molti giovani che conoscono solo il sesso virtuale, scoprire come si fa l’amore realmente non può che essere salutare.
Come si fa l’amore: mettete in un cassetto il ragionamento
Piacere sì, orgasmo a tutti i costi no
Oggi non solo le donne hanno problemi di anorgasmia, ma anche gli uomini. E spesso il non riuscire ad avere l’orgasmo condiziona l’intero rapporto sessuale. Questo perché bisognerebbe partire con l’idea di stare bene e di provare piacere sessuale, non necessariamente l’orgasmo, che in questo modo non sarebbe un’ossessione.
Peggio: il rapporto sessuale non è più il miglior modo possibile per entrare uno nell’altra, fisicamente e metaforicamente, ma l’unico obiettivo è l’orgasmo. Così, però, si toglie piacere al momento. I sessuologi concordano: l’orgasmo deve essere una sorta di piacevolissimo effetto collaterale del rapporto sessuale, una tappa di uguale importanza rispetto a tutti gli altri momenti di piacere che si possono provare mentre si fa l’amore.
Quali? I preliminari o la possibilità di scoprire nuove zone erogene. La libertà di esprimersi e di connettersi con le proprie emozioni e con quelle del partner. Lasciare sul tavolo il ragionamento e seguire l’istinto. Troppo semplicistico dire che fare l’amore è come giocare, ma si deve avvicinare molto a un gioco per essere divertente.
Ricordate che punto G, kamasutra e orgasmo sono tutte esperienze meravigliose, a patto di non viverle come esperienze accademiche e tecniche. Il sesso non deve diventare il palco su cui esibirsi, ma un viaggio avventuroso ed entusiasmante che riporta uomo e donna alle origini primitive.
Sono tante le posizioni interessanti e particolarmente piacevoli
Come si fa l’amore: partiamo dalle posizioni
Il 70 per cento delle coppie sessualmente attive è abbarbicato su un’unica posizione durante il sesso: quella del missionario. Non che sia necessario sfogliare tutto il libro del kamasutra, ma un po’ di inventiva non può che ravvivare il fuoco, specialmente in coppie che stanno insieme da anni. Sperimentate a seconda dei propri gusti e delle proprie voglie con la partner, anche le posizioni più strane. Importante essere chiari con l’altro, senza usare il condizionale. E scoprire nuove possibilità di concedersi piacere e scambiarsi amore.
‘Io voglio’, non ‘Io dovrei’, quindi. Ordini mentre siete a letto perché vi potete esprimere in modo più libero che durante le altre fasi della giornata.
Come si fa l’amore se si spegne sempre la luce? Quello che avete davanti è un corpo vero da guardare, a cui concedere piacere e che può darcelo. Dunque, luce accesa e occhi aperti. Niente imbarazzi e timori. Tanto più che studi confermano come l’uomo se ne infischi delle eventuali imperfezioni della partner in quel momento.
Lasciare la luce accesa può aumentare il piacere di fare l’amore. Non immaginatevi dall’esterno, un comportamento chiamato ‘spectatoring‘. Toglie erotismo al rapporto. Decisamente meglio concentrarsi sul corpo della partner e sulla sua sensualità. Vedrete che verrà meglio.
Con la luce tutto è più eccitante
Come si fa l’amore bene
C’è chi ha pensato di elargire consigli. Alcuni li abbiamo appena elencati: è necessario piacere, accettare il proprio corpo. Chi ama essere ammirato e mostrarsi, vivrà meglio il rapporto sessuale. E non stiamo parlando di esibizionismo (che è una patologia). Semplicemente, essere guardati, ammirati, desiderati è il più potente degli afrodisiaci. Per il partner che ci ha scelto, guardare il nostro corpo è fonte di grandissimo godimento: perché non farglielo provare?
Non guardarsi da spettatori, variare spesso le posizioni. La posizione del missionario di cui parlavamo prima è un retaggio del passato, in realtà il miglior sesso si fa con la donna sopra all’uomo. La masturbazione non è peccato, facilita l’eccitazione. La stimolazione manuale oppure orale delle zone genitali prepara il corpo all’orgasmo, aumentando i livelli di eccitazione dei partner. E dà a entrambi momenti di piacere esclusivo.
I sessuologi chiedono agli uomini di non dimenticare la parte anale, dove sono presenti numerose terminazioni nervose e recettori sensoriali. La stimolazione anale insieme a quella vaginale o peniena dà vita a orgasmi potentissimi. Infine, ricordate che il miglior afrodisiaco per l’uomo è vedere la donna eccitata e viceversa.
Scoprire le zone erogene, che piacere!
Le zone erogene
Non ci sono solo i genitali a eccitare. Anzi, è buona cosa scoprire le proprie e le zone erogene della partner. C’è chi impazzisce per i baci sul collo o alle orecchie, chi per quelli sulla nuca, chi per i massaggi sulla schiena. Naturalmente, ci sono i capezzoli, solitamente fonte di grande godimento per le donne, ma anche per gli uomini.
Ci sono alcune persone, i cosiddetti feticisti, che riescono ad avere l’orgasmo solo prendendosi cura dei piedi del partner. E sapete perché accade? Perché, in realtà, la zona più erogena è tutta la pelle. Quando si sta bene con il proprio partner, quello che ci porta a fare l’amore nel modo più bello e soddisfacente del mondo è proprio essere parte dell’altro. Sentirsi esclusivamente di quella persona.