Per bruciore al petto, come facilmente intuibile, ci si riferisce ad una fastidiosa (e a volte dolorosa) sensazione situata nella zona toracica, che in alcuni casi può anche diventare un vero e proprio dolore cronico.
Come già anticipato, il bruciore al petto può essere dovuto a cause di natura molto diversa. Esso è molto diffuso, ed è anche facilmente riconoscibile. A volte, il bruciore degenera in delle vere e proprie fitte al petto, oppure in un dolore costante e diffuso, che si ‘irradia’ anche alle zone circostanti di schiena e collo.
In ogni caso, forti o lievi che siano, i sintomi del bruciore non sono mai da sottovalutare, soprattutto se essi sono accompagnati da particolari sensazioni quali: tachicardia, difficoltà respiratorie, bruciori di stomaco o difficoltà nel digerire i pasti ingeriti. E’ necessario, dunque, al persistere di tali sintomi, contattare immediatamente un medico.
Disturbi gastrointestinali: una delle cause del bruciore al petto
Di solito, il gran numero di casi di bruciore al petto è dovuto a disturbi gastrointestinali (reflusso e pirosi gastrica). Spesso, il bruciore è causato anche dal gonfiore addominale (dovuto ad un accumulo di gas nell’intestino), da ulcere e infiammazioni dell’esofago. In particolare, una delle cause principali del bruciore è la cosiddetta malattia da reflusso gastroesofageo (MDRE).
Si tratta di una patologia molto diffusa, che può anche alterare il normale stile di vita di chi ne è affetto. Per capire se è questa la causa del bruciore, bisogna ad esempio fare attenzione alle tempistiche in cui esso appare: sarà collegato al MDRE se, ad esempio, il bruciore compare subito dopo i pasti.
In questi casi, vuol dire che il bruciore al petto è collegato a malattie gastriche più complesse, da dover subito far controllare da un medico specialista in gastroenterologia il quale, dopo aver effettuato gli esami necessari ad avere una diagnosi precisa, saprà consigliarvi una terapia efficace per risolvere tali patologie, e con esse far scomparire (o quanto meno alleviare) anche i bruciori al petto. In caso di bruciore acuto, non esitate a recarvi nel pronto soccorso più vicino, così da poter escludere complicanze, sempre possibili in questi casi.
Ma a volte, può anche trattarsi di un semplice dolore intercostale, causato a sua volta da particolari sforzi muscolari. Anche lo stress o i problemi a livello di nervi (che a volte si presentano nello stesso momento) possono causare il bruciore, ma non sono da sottovalutare nemmeno disturbi polmonari o qualsiasi tipo di trauma toracico.
Molto più raro, invece, è il caso in cui questo fastidio è causato da ustioni, siano esse chimiche o dovute a scottature solari. Se siete dei soggetti a rischio infarto, allora diviene ancora più importante prestare attenzione a questa situazione. Spesso, infatti, il bruciore è collegato ai sintomi dell’infarto miocardico.
Esistono però sostanziali differente tra il bruciore al petto dovuto a disturbi gastrointestinali e dolori legati ad un infarto. Quest’ultimo, infatti, è accompagnato da un forte dolore toracico e dall’intorpidimento del braccio sinistro, che spesso sono campanelli d’allarme di un infarto che sta per arrivare, così come la sudorazione fredda che comincia in quegli istanti. Fattori che, invece, non si manifestano in caso di disturbo gastrointestinale.
Disturbi di altra natura che presentano questo fastidio come sintomo sono anche patologie quali ictus, angina o aneurisma dell’aorta.
Bruciore al petto: i rimedi
Come abbiamo appena visto, il bruciore al petto ha fondamentalmente un tipo di causa comune, che può essere di diversa entità e gravità: i disturbi gastrointestinali. In ogni caso, che sia in forma lieve o più grave, è sempre necessario rivolgersi al proprio medico di fiducia, per far passare il prima possibile il dolore e, soprattutto, per poter subito diagnosticare il problema che vi affligge e poter così prevenire delle complicanze gravi.
Nel caso il bruciore sia dovuto a stress psicofisico, ovviamente il consiglio è quello di cercare di rilassarvi il più possibile durante l’arco delle vostre giornate e, qualora lo riteniate necessario, anche rivolgersi ad un bravo psicoterapeuta, che vi saprà indicare i modi per scaricare lo stress e le abitudini da prendere in considerazione per uno stile di vita sano, che di certo ridurrà (e di molto) lo stress.
Stesso discorso vale per i problemi gastrointestinali: rivolgetevi al più presto ad uno specialista, che vi fornirà la migliore terapia per eventuali ulcere, gastriti o semplici indigestioni.
In ogni caso, il consiglio generale è quello di intervenire tempestivamente. Come abbiamo visto, infatti, un rapido intervento può evitare complicanze relative alle cause, specialmente quelle più gravi come l’infarto, ma anche la esofagite erosiva, conseguenza della trascuratezza del problema causato da disturbi gastrointestinali.
Ovviamente, la miglior terapia resta la prevenzione: effettuate continui check-up, non molto distanziati nel tempo, così da evitare non solo le complicazioni, ma a volte anche la nascita stessa dei problemi che poi potrebbero portarvi alla nascita di fastidiose e dolorose patologie.