Infarto: sopravvivere quando si è soli. Ecco alcuni consigli

Un attacco di cuore (infarto del miocardio) si verifica quando si blocca il flusso di sangue diretto ad una parte del muscolo cardiaco; intervenire in tempi brevissimi è di fondamentale importanza. Il primo consiglio può essere quello di tossire ripetutamente.

Infarto: sopravvivere quando si è soli. Ecco alcuni consigli

Un attacco di cuore, o infarto, si verifica quando si blocca il flusso di sangue diretto ad una parte del muscolo cardiaco, gli attacchi di cuore rappresentano la principale causa di morte nei Paesi occidentali.

Prima di darvi alcuni consigli di come poter fronteggiare un’eventuale situazione di infarto, vi elenchiamo quali sono i sintomi caratteristici dell’infarto, prima di tutto si avverte un senso di pressione al torace, a seguire il fiato corto, disagio alle braccia o spalle, collo, schiena, inoltre, un principio di infarto può essere accompagnato da nausea, vomito, vertigini, sudorazione.

Tempi di intervento in caso di infarto

I tempi di intervento sono davvero brevissimi, la vittima ha solo pochi secondi per cercare di salvarsi al vita, cercando di effettuare una tosse ripetutamente e vigorosamente – ogni due secondi – senza fermarsi fino a quando si sente che il cuore batte normalmente. Un respiro profondo deve essere eseguito prima di ogni colpo di tosse; infatti, i respiri profondi trasportano l’ossigeno ai polmoni e la simulazione della tosse spinge il cuore a mantenere il sangue circolante.

Il soccorritore del malcapitato dovrebbe esercitare anche un’azione di compressione sul cuore ma, in ogni caso, occorre chiamare il 118 per un soccorso immediato.

Ecco alcuni utili consigli per prevenire l’infarto:

Infatti, il non corretto funzionamento della salute del cuore è profondamente influenzato da un non corretto stile di vita.

Infine, vorremmo ricordarvi che gli infarti al cuore sono influenzati anche da fattori non modificabili quali il sesso maschile di età superiore ai 45 anni, e la familiarità: infatti, sono considerate a rischio le persone che annoverano fra i propri parenti almeno un caso di infarto del miocardio o di altre malattie cardiovascolari.

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