Se hai un dolore al fianco destro, tante potrebbero essere le cause. Solitamente si tratta di fitte nella parte destra dell’addome, ma può essere un dolore fisso e prolungato o un fastidio sordo. Tutte cose che, oltre a procurarti sofferenza, ti fanno preoccupare. Con domande del tipo: che sarà? Ho fatto movimenti sbagliati? Sarà una cosa grave?
Eccoti allora una piccola guida per iniziare a capire cosa potrebbe essere, ricordandoti che comunque al più presto è meglio consultare il medico, anche quando si ha ha un dolore al fianco sinistro. Ci sono cure, ma anche rimedi naturali che possono alleviare il dolore, fino a farlo scomparire. Naturalmente, dipende dalla causa che procura il fastidio. Devi valutare anche se il dolore è di vecchia data o se hai cominciato ad avvertirlo da poco, all’improvviso. Nel primo caso, potrebbe essere qualcosa di cronico.
Forse stai pensando a quali organi si trovano nella parte destra del tuo corpo: ci sono fegato, appendice e pure lo stomaco. Ognuno di questi potrebbe soffrire di una patologia, in particolare se il dolore è di vecchia data. E forse è davvero il caso che tu una visita dal tuo medico la faccia.
Ho un dolore al fianco destro: cosa può essere?
E se invece tu avessi semplicemente una quantità di aria eccessiva in questa zona? Allora dovremmo parlare di meteorismo. Solitamente, si avverte un senso di pesantezza o di fastidio. E ci sono diversi rimedi naturali, che dopo elencheremo, per ridurre i gas intestinali.
Potrebbe essere anche il fegato ingrossato o infiammato. In questo caso, bisognerà cambiare dieta e stile di vita. Solitamente, in questo caso, si avverte dolore al fianco destro sotto le costole. Se invece l’organo in sofferenza è il pancreas, allora parleremo di pancreatite. Anche in questo caso, solitamente il dolore è procurato dall’infiammazione. Riposo e rimedi naturali sono ben indicati anche in questo caso, soprattutto all’inizio.
Essendoci anche lo stomaco da quella parte, potresti soffrire di gastrite. Ancora una volta, è necessario seguire una dieta per guarire. E ci sono naturalmente anche farmaci per tenere sotto controllo questa patologia dello stomaco.
Tra le cause possibili del dolore ci sono i calcoli renali. In questo caso, il dolore si avverte quando i piccoli sassolini si spostano. Infine, può essere un attacco di appendicite, da cui si guarisce solo con l’operazione chirurgica.
Cure e rimedi naturali
Andiamo adesso a scoprire nel dettaglio quali sono le cure e i rimedi naturali per il dolore al fianco destro. Iniziamo con ciò che la natura ci offre per stare meglio. In caso di meteorismo vanno benissimo le tisane: finocchio, camomilla, menta, cumino oppure un infuso di anice.
Se il fegato è ingrossato o infiammato, bisogna assolutamente evitare cibi grassi e bevanda alcoliche e ridurre al minimo l’uso di zuccheri e cibi spazzatura. Dieta con frutta e verdura, dunque. Nella fase più acuta della pancreatite, è consigliata l’assunzione di infusi di camomilla; successivamente, una dieta a base di frutta, verdure fresche e carboidrati. Sono consigliati brodi fatti con cipolle, ortiche e sedano più una goccia di succo di limone.
Per la gastrite, la dieta non deve prevedere cibi e bevande che possano irritare lo stomaco. Quindi divieto di cibi con spezie o piccanti, caffè, alcolici e agrumi, oltre alle pietanze con troppi grassi. Si devono assumere tisane o succhi per la gastrite.
I calcoli renali si combattono con rimedi naturali tramite impacchi e una dieta ricca di carote crude e spremute di limone. No agli eccitanti come il sale, sì a un quantità di acqua molto elevata durante tutto il giorno.
L’appendicite prevede una apposita dieta dopo l’intervento chirurgico, che dovrà essere concordata con il medico o lo specialista. In tutti i casi di dolore al fianco destro è bene rivolgersi al medico al più presto quando il fastidio è persistente e inspiegabile, è accompagnato da febbre alta, brividi, nausea o vomito, c’è sangue (colore rosso o marrone) nelle urine.
In presenza di calcoli renali gravi o che si presume non possano venire eliminati naturalmente è prevista l’operazione chirurgica, anche se oggi esistono metodi meno invasivi come la terapia con il laser o la litotrissia. Metodi che mirano a frantumare calcoli più grandi, rendendo più facile e naturale l’espulsione.