Le fitte allo stomaco sono un sintomo di malessere diffuso e frequente sia nell’uomo che nella donna. Dolorose e fastidiose, spesso anche acute e frequenti, non devono però creare allarmismi infondati. È importante individuare l’origine del disturbo.
Spesso il sintomo è associato anche a crampi e bruciori, pesantezza e gonfiore. Frequenti possono essere anche le eruttazioni, il senso di nausea e il vomito o la diarrea. Questi spasmi, in genere, si avvertono nella zona addominale, sopra l’ombelico, ed arrivano fino alla bocca dello stomaco; solitamente passano in un paio di giorni.
Le cause possono essere differenti e, talvolta, non semplici da identificare. La loro origine, infatti, può essere connessa con disturbi del tratto gastrointestinale. Altre cause sono da ricercare su un piano psicosomatico.
Quando si avvertono questi crampi allo stomaco frequentemente o di forte intensità è importante consultare un medico. Dopo un’accurata visita potrà stabilire la causa e fare la diagnosi. A questo punto, il medico prescriverà, se necessario, la cura farmacologica.
Fitte allo stomaco: cause principali
Forti fitte allo stomaco sono frequenti nelle persone che hanno disturbi alimentari o sono sottoposti a elevati carichi di stress o di ansia. Se i disturbi alimentari sono conseguenza di cattiva digestione, intolleranza o allergia a qualche alimento, stress ed ansia hanno origine più profonde.
Le persone ansiose, infatti, a causa dello stress, creano tensioni muscolari che possono interessare anche la zona addominale. Non è raro soffrire anche di aria nello stomaco. Sono particolarmente predisposti alle fitte coloro che mangiano velocemente, con voracità, o che hanno l’abitudine di sedersi sul divano o mettersi a letto subito dopo aver mangiato.
Il disturbo può essere causato anche dalla presenza di un’ulcera allo stomaco o di lesioni che interessano le pareti dello stomaco o il duodeno. Un’altra causa riconducibile alle fitte addominali sono le malattie croniche; tra queste la Sindrome del colon irritabile, gastrite, colite, reflusso gastroesofageo. In questi casi si può anche avvertire la bocca amara. Anche la presenza di calcoli renali o biliari o l’infiammazione del pancreas (pancreatite) può determinare il sintomo.
Altre cause riconosciute
Il dolore allo stomaco che si manifesta anche con fitte può essere dovuto anche a disturbi gastrici, alla presenza di un’ernia iatale, esofagite o di un tumore allo stomaco. In altre condizioni, può essere anche un disturbo cardiaco. Questo fastidio, infatti, si riscontra solitamente nelle persone affette da angina pectoris o infarto del miocardio.
Le cause che determinano le fitte alla pancia sono spesso conseguenza di azioni errate. Possono essere determinate dall’abuso di alcolici o di avvelenamento dovuto all’ingestione di sostanze nocive o a intossicazione. Il disturbo può essere dovuto anche alle ragadi anali, alla stitichezza e alla sifilide.
Cura e rimedi
Una volta identificata la causa del disturbo si procede con la cura.
I farmaci prescritti hanno la funzione di curare l’origine del disturbo; come conseguenza i sintomi scompariranno. Sono particolarmente indicati gli antiacidi.
Fitte allo stomaco: rimedi naturali
Quando le fitte dolorose allo stomaco sono provocate da disturbi alimentari, si dovrà seguire un regime dietetico, sano ed equilibrato, che non contiene gli alimenti che provocano le fitte. Bisogna, anche in questo caso, seguire le regole di una sana e corretta alimentazione. Ci sono, in fatti, degli alimenti da evitare. In particolar modo bisogna ridurre o rinunciare a caffeina, agrumi, fritture e pomodori. Anche il fumo e gli alcolici sono “off-limits”. È importante che la masticazione avvenga lentamente e che i cibi siano ingeriti senza fretta.
Utili, come rimedio naturale, sono le tisane e i decotti. Tra le erbe particolarmente indicate per fare delle ottime tisane troviamo la camomilla, la melissa, la valeriana, il tiglio, la malva e il finocchio. Queste piante, infatti, hanno proprietà digestive e lenitive.
Per i decotti, invece, si suggerisce l’uso di zenzero e di foglie di alloro per le loro proprietà lenitive e calmanti. Serve dell’acqua calda, dello zenzero o le foglie di alloro e del succo di limone da fare bollire per circa 10 minuti. Per addolcire il decotto si può usare anche un cucchiaino di miele.
Può essere utile, nel caso si soffra anche di gonfiore ed aria nello stomaco, assumere del carbone attivo vegetale. C’è però da dire che piante ed erbe possono non essere sufficienti o adatti in alcuni casi. In particolare, la fitoterapia è da evitare nei casi di reflusso gastroesofageo, esofagite o gastrite acuta, e con l’ulcera. Anche fare dei massaggi nella zona addominale può aiutare a distendere la muscolatura.