Avete visto dei tatuaggi Maori sul braccio di un vostro amico e ve ne siete innamorati? Bene, allora siete capitati nel posto giusto! Sono tra i tattoo più in voga tra i giovani, e non solo. Le sue forme sinuose, la vistosità e il fascino di una cultura lontana come quella Maori rendono questo tatuaggio un vero e proprio must.
Ovviamente, c’è chi si fa i tatuaggi senza un preciso significato, apprezzando solo i disegni e nulla più: tra questi, ci sono anche coloro che decidono di farsi un tatuaggio Maori sul braccio. Ma la maggior parte di noi, soprattutto trattandosi di simboli di grandi dimensioni, lo fa con un significato e un motivo ben preciso. Ebbene, la prima domanda da farsi è: chi sono i Maori?
Si tratta di una popolazione della Polinesia, principalmente situata nella zona nord dello Stato della Nuova Zelanda, e che ha distanze abissali dal nostro modo di vivere e di pensare. Nella cultura Maori, infatti, il tatuaggio non è un vezzo, ma un vero e proprio rito sacro a cui ogni abitante di queste zone viene sottoposto, principalmente nel passaggio dall’età infantile all’età adulta.
La famosa Haka, la danza Maori ballata dagli All Blacks (la nazionale neozelandese di rugby) e i tatuaggi sono i motivi principali per cui noi conosciamo questa cultura, in realtà vastissima e profondissima.
Tatuaggi maori braccio: significato
I tatuaggi Maori sul braccio ma anche sulla spalla, sulle gambe, e soprattutto sulla faccia, segnano il passaggio dall’infanzia all’età adulta. E’ dal momento in cui il tattoo viene fatto che il soggetto in questione entra ufficialmente all’interno della società Maori, e diventa un vero adulto.
L’inizio del tatuaggio, generalmente, è proprio sulla faccia. Parliamo di inizio per il semplice fatto che, subito dopo l’adolescenza, essi vengono allargati a varie zone del corpo, tra cui il braccio, per segnare gli eventi importanti della vita. Di conseguenza, i tatuaggi Maori non finiscono mai, ma si ampliano fino alla morte.
E’ un simbolo forte della cultura Maori, un simbolo sacro, tanto da difenderli dall’esportazione selvaggia, che per forza di cose svilisce e svuota di significato le simbologie Maori. E ogni singolo tatuaggio ha un significato, che li distingue l’uno dall’altro, ma è prevalentemente appannaggio dei guerrieri, che li utilizzano per spaventare gli avversari, proprio come nella danza Haka prima di una partita di rugby!
Tatuaggi Maori sul braccio: il Moko
La prima macro-tipologia di tattoo Maori è il Moko, che ne rappresenta per numero la più corposa. Si tratta di un tatuaggio che appartiene principalmente agli appartenenti alle tribù, e serve ad indicare lo status sociale di chi lo porta (compresa la differenziazione tra uomo e donna), distintosi dagli altri per meriti sociali o di guerra.
Le donne, di solito, si tatuano il mento, mentre gli uomini si tatuano invece sull’intera faccia. I singoli significati sono molteplici, ed è impossibile spiegarli singolarmente, visto che di solito variano di poco l’uno dall’altro.
Sappiate, però, che se chiedete ad un tatuatore di tatuarvi un Moko, non tutti accetteranno: esso è un simbolo sacro, riservato ai guerrieri! Fare questo tipo di tatuaggio sul braccio, poi, diventa ancora più irrituale.
Tatuaggi Maori sul braccio: il Kirituhi
A differenza del precedente, che è una categoria riservata ai guerrieri e che i Maori cercano di custodire gelosamente, il Kirituhi è riservato ad elementi meno importanti della popolazione neozelandese, e per questo di norma non vi è nessuna privazione.
Di solito, questo è uno dei tatuaggi sul braccio prediletti, essendo dalle forme molto più intricate e al contempo sinuose rispetto ai ‘colleghi’ Moko: quelli che avrete visto in giro, di sicuro apparterranno alla categoria Kirituhi!
Tatuaggi Maori sul braccio: alcuni esempi
Nella cultura Maori, viene praticamente coperto tutto lo ‘scibile’ umano: l’aquila (simbolo di potenza e libertà), il sole Maori (che simboleggia l’energia), lo squalo martello (simbolo di protezione), ma anche significati non metaforici come nobiltà d’animo, vita eterna, ricordo di una persona scomparsa, etc.
In sostanza, quello Maori più che un carico di simboli e di significati, nel mondo occidentale (e solo in esso, badate bene!) è più uno stile di disegno, dalle forme arrotondate e ‘spezzettate’ allo stesso tempo. La tecnica Maori, inoltre, riguarda anche il modo di tatuare e gli attrezzi utilizzati.
Il tatuaggio originale, ovviamente, era fatto sfruttando gli elementi della natura: il colore veniva prelevato dalle piante e veniva iniettato nella pelle tramite un bastoncino, che presentava alle sue estremità delle ossa appuntite, che fungevano da ago. Il bastoncino veniva battuto ripetutamente sulla pelle, tramite un altro legnetto, e iniettava rapidamente il colore.
Oggi, alcuni tatuatori, anche in Occidente, utilizzano questa tecnica Maori, ma sono tra i migliori al mondo e costano davvero molti soldi; va da sé, che farsi un tattoo Maori sul braccio con la tecnica originale sarebbe un vero tocco di classe!